L'Ufficio si occupa dell'interazione tra Stato e comunità scolastica, denso di gravi implicazioni a causa di una contraddizione di fondo che si ripercuote a tutti i livelli della vita scolastica: la forza dello Stato, pur avendo come obiettivo l'adempimento del diritto costituzionale all'istruzione, contrasta in maniera drammatica con l'esigenza di libertà che il rapporto tra insegnante e allievo richiede per sua logica e sostanziale natura.

Da ciò le numerose difficoltà nella gestione scolastica, paradossalmente più grandi là dove la commistione con lo stato è soltanto parziale, ed anche la necessità di supporti adeguati per la gestione dei rapporti con i vari soggetti pubblici (enti sovranazionali, Stato, enti territoriali, agenzie pubbliche) in modo tale da salvaguardare lo spirito della legge e l'interesse di allievi e insegnanti.

Di analoga natura sono le difficoltà dovute alla frequente coesistenza in capo ad uno stesso soggetto (il direttore della scuola) di funzioni puramente burocratiche (direttore come burocrate dello stato) e funzioni di gestione unitaria dell'organismo scolatico (direttore quale insegnante che si occupa di amministrare la scuola di cui fa parte).

Ulteriori difficoltà sono causate da un doppio e contrapposto processo: da un lato la progressiva autonomia concessa alle scuole pubbliche, dall’altra l’attrazione delle scuole private nell’orbita statale per mezzo del riconoscimento da parte dello Stato.

Questo ufficio fornisce una gamma completa di supporti finalizzati: pareri, assistenza, consulenza, pubbliche relazioni, controllo, supervisione, rappresentanza e tutti gli specifici supporti necessari per tutelare l'interesse sostanziale degli allievi alla formazione e alla istruzione così come prescritto dalla Costituzione Italiana (Artt.1-4, 29-31, 33-34).